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Harlan è una delle più grandi e importanti multinazionali della vivisezione del pianeta. E' presente in 4 continenti e offre i suoi servizi a un numero imprecisato di laboratori pubblici e privati, università, aziende farmaceutiche, ospedali e allevamenti in decide di paesi del mondo. In Italia si occupa prevalentemente di sperimentazione per conto terzi e allevamento di animali destinati alla vivisezione: topi, ratti, conigli, cavie, primati e altri grandi mammiferi. Fa stallo per il trasferimento di cani beagle, ma non li alleva (a differenza che in Francia e Germania). La specialità del gruppo è la "produzione" di animali geneticamente modificati per un migliore utilizzo nella sperimentazione. Un esempio sono gli animali "programmati" a sviluppare il cancro o con difese immunitarie "adatte" all'inoculazione dei virus della polio e del vaiolo delle scimmie. Fermiamo Harlan si è messa di traverso.

martedì 4 maggio 2010

HARLAN ITALY SRL


Harlan è senza dubbio, insieme all'azienda Charles rivers, tra i maggiori venditori di animali, e per dare un’idea, si riporta il numero di topi e ratti venduti all’Università La Sapienza di Roma per il solo anno 2002 come campione di riferimento: l’Ateneo ha acquistato da Harlan 2192 ratti e 100 topi e la situazione è a grandi linee analoga per altri grandi atenei italiani. Da una ricerca della LAV presso gli Uffici Territoriali del Governo, risulta che questi forniscano animali almeno ad: Università di Padova, Università di Bologna, Istituti Ortopedici Rizzoli (BO), Università di Modena, Abiogen Pharma (FI), Università di Ancona, Università La Sapienza (RM), CNR (RM), ISS (RM), Sigma Tau (RM), IRBM (RM), ma l’elenco è ben lontano dall’essere esaustivo. Una curiosità: un individuo di uno dei ceppi di topo maggiormente impiegato ha un costo di circa 14 euro, mentre analogamente, un tipo di ratto circa 29 euro; facendo un calcolo approssimativo, che non vuole avere alcuna pretesa di rigore scientifico, ma di semplice indicazione, gli introiti che derivano da Charles River dalla sola vendita di topi e solo considerando gli acquisti medi dei maggiori atenei italiani, sono di 1.340.640 euro l’anno…Mancano però nel conteggio ratti, cavie, conigli, e per il caso di Harlan anche cani, gatti, primati e scimmie nonché gli acquisti da parte di università più piccole ed industrie. Un giro di affari di questo tipo rappresenta sicuramente un ottimo motivo per continuare a sperimentare su animali.
Ma la sua attivita' non si limita a questo, visto che Harlan possiede dei laboratori propri e ha recentemente acquisito la svizzera RCC, azienda di sperimentazione per conto terzi con laboratori a Basilea e uffici in molte parti del mondo.
In Italia Harlan ha due allevamenti, uno a San Pietro al Natisone (UD) e l'altro a Correzzana (MI), oltre ad un laboratorio a Bresso (MI) all'interno degli stabili della farmaceutica Zambon.
Una incursione del Fronte Liberazione Animale nel mese di novembre 2006 all'interno dell'allevamento di Correzzana, che poi risulta essere anche un laboratorio, ha portato alla luce realta' sconosciute e agghiaccianti: migliaia di roditori in pile e pile di gabbie di plexiglass, decine di cadaveri fotografati nei frigoriferi del laboratorio, alcuni dei quali impalati con stuzzicadenti, ma soprattutto decine di macachi provenienti da qualche paese esotico e tenuti in condizioni squallide prima di finire tra le mani dei loro aguzzini


Dove si trova Harlan Italy srl?

Bresso (Mi) – Via del Duca Lillio 10 (Laboratori) 02-6140480
Correzzana (Mi)- Via Enrico Fermi 8 (Allevamento) 039-6064622
S.Pietro al Natisone (Ud) - (Allevamento)
www.harlan.com

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