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Harlan è una delle più grandi e importanti multinazionali della vivisezione del pianeta. E' presente in 4 continenti e offre i suoi servizi a un numero imprecisato di laboratori pubblici e privati, università, aziende farmaceutiche, ospedali e allevamenti in decide di paesi del mondo. In Italia si occupa prevalentemente di sperimentazione per conto terzi e allevamento di animali destinati alla vivisezione: topi, ratti, conigli, cavie, primati e altri grandi mammiferi. Fa stallo per il trasferimento di cani beagle, ma non li alleva (a differenza che in Francia e Germania). La specialità del gruppo è la "produzione" di animali geneticamente modificati per un migliore utilizzo nella sperimentazione. Un esempio sono gli animali "programmati" a sviluppare il cancro o con difese immunitarie "adatte" all'inoculazione dei virus della polio e del vaiolo delle scimmie. Fermiamo Harlan si è messa di traverso.

domenica 31 ottobre 2010

30 ottobre 2010 - attivisti aggrediti a Correzzana

La sera del 30 ottobre 2010 a Correzzana (MB) alcuni attivisti del coordinamento "Fermiamo Harlan", in prevalenza donne, sono stati inseguiti, minacciati e aggrediti da un gruppo di ragazzotti armati di mazze che inneggiavano a Hitler e gridavano "Sparite, comunisti di merda".
Il gruppo di animalisti stava inizialmente inserendo volantini contro Harlan e la vivisezione nelle caselle postali nei pressi dell'allevamento sito in via Enrico Fermi, quando è stato pedinato ed inseguito minacciosamente da due individui usciti dal capannone di Harlan.
Dopo un primo intervento dei carabinieri che, a seguito del controllo dei documenti, sembrava aver apparentemente risolto la situazione, il gruppo ha continuato ad incasellare volantini nella via principale di Correzzana, quando all'improvviso è apparso un gruppo di otto ragazzi che hanno rincorso alcune attiviste agitando dei bastoni, inneggiando al Duce e a Hitler e minacciandole pesantemente.
Le giovani animaliste si sono sottratte all'aggressione citofonando ad un caseggiato e rifugiandosi nel cortile e in casa di una famiglia del posto. L’abitazione è stata circondata e fatta oggetto di lancio di sassi per alcuni minuti fino all'arrivo dei carabinieri, i quali hanno riportato la calma ma non sono riusciti a individuare e identificare gli aggressori.

L'ingiustificata intimidazione che abbiamo subito è del tutto inaccettabile. Questi avvenimenti, che hanno come fine ultimo quello di zittire le voci del dissenso e del contrasto alla vivisezione, ci spingono ancora di più alla convinzione che la nostra lotta sia giusta e necessaria.
Non ci fermeremo di fronte a queste minacce, ma andremo avanti con più forza ad esercitare la nostra libertà di espressione, a rivendicare il nostro diritto di protestare, il nostro dovere di informare l'opinione pubblica sulla crudeltà della sperimentazione animale e sull'immorale business economico che la sostenta.

Coordinamento "Fermiamo Harlan"

1 commento:

  1. Assurdo... anche perché Hitler è stato il primo, nel 1933, ad imporre forti limitazioni alla vivisezione.

    I casi sono 2: o questo comunicato è una bufala, o gli aggressori erano dei completi idioti....

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